Situato nel cuore storico di Milano, a pochi passi dal Duomo e dal Quadrilatero della moda, il Mandarin Oriental, la cui progettazione è stata affidata agli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel, segue un progetto fortemente radicato nell’atmosfera della città, in accordo con la politica del gruppo alberghiero, che nei suoi circa 50 hotel a cinque stelle punta a offrire un’autentica esperienza dello stile di vita locale, piuttosto che riproporre un’immagine omologata e riconoscibile. Una grande responsabilità dunque per lo studio milanese: quella di rappresentare l’essenza della propria città, realizzando al tempo stesso un hotel unico e prezioso in grado di offrire un soggiorno indimenticabile. Il progetto iniziale prevedeva il restauro di quattro edifici del XVIII secolo, situati in una delle zone più eleganti di Milano, ognuno dei quali in grado di rivelare un inusuale spaccato dell’aspetto più domestico e privato della città, che dietro le sobrie facciate nasconde giardini e cortili interni ricchi di sofisticati dettagli.
La sfida intrapresa dagli architetti è stata dunque quella di adattare gli spazi della preesistenza alle nuove funzioni, mantenendo e valorizzando il più possibile gli
elementi autentici, così da non alterarne il fascino e il valore storico: le facciate, i cortili e i principali elementi architettonici sono stati preservati, generando un inedito dialogo tra questi e i nuovi spazi interni.